MESSAGGIO: BEATI GLI ULTIMI
- 7 ottobre 1995 -
In questo periodo le sofferenze sono aumentate, ma non temo. Gesù mi sostiene e
questa sera dal mio letto di dolore, con tanta umiltà, mi unisco ai stupendi pensieri di Fra
Giulio. Leggendo la Parola del Signore, si capisce subito che Gesù dimostra simpatia per gli
umili, per i piccoli, per i poveri, per gli ultimi e ci vengono dati come modelli per entrare nel
Regno dei Cieli e li chiama, ci chiama, “beati”. Beati i poveri, gli afflitti… Io penso che è
urgente spargere a piene mani semi di speranza, nell'ambiente in cui si vive, nel silenzio, con
umiltà, per rendere il bene più prezioso e disinteressato, ogni giorno, ogni momento.
Ricordiamoci che sempre qualcuno attende che tu, fratello o sorella, stenda la tua mano
benefica e pronunzi una parola d'incoraggiamento, di speranza, di perdono. O anime pigre e
isolate, non ripiegatevi su voi stesse, apritevi alla vita, che è intorno a voi. Spalancate il
vostro cuore, i vostri occhi, le vostre braccia, per accogliere chi vi passa accanto. Abbiate
antenne sensibili per accorgervi di chi ha bisogno di voi. Condividete con gli ultimi, con i
poveri, la gioia del necessario, dell'amicizia, dell'amore. Svegliatevi, sorelle e fratelli, le
vostre coscienze si sono addormentate. Il Signore vi chiama e vi dice: “Alzati e cammina”.
Fratello, sorella, va incontro all'amore, altrimenti dovrai ascoltare la voce che un giorno ti
rimprovererà, dicendoti: “Avevo fame...avevo sete...ero nudo...e tu sei passato oltre”.
Il Signore ci giudicherà sull'amore.
Un altro suggerimento: non perdete mai la speranza. Il Signore è vicino a chi
soffre, a chi ha il cuore ferito, a chi è solo, dimenticato, a chi non ha voce, a chi è
tribolato, a chi è umile, a chi è povero. Maria stessa lo ha detto nel Magnificat: “Ha
rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili”. Un altro esempio di grande
speranza ci è presentato nella figura di Lazzaro. Egli, il povero, che è stato ultimo sulla
terra, è ricordato nel Vangelo, mentre il ricco, dopo la morte, finisce nell'inferno e di
lui non resta neanche il nome. Coraggio, allora, andiamo dietro al Cristo, lungo la via
del calvario. Ancora un poco e saremo raggianti: accanto a Colui, che è il Primo,
saremo i primi anche noi. Lode e Gloria al Signore. Alleluia.
Nuccia